inGiappone

settembre 27, 2008

alieno (2)

Indovinate dove sono seduto…

(mappa dei posti della mia classe)

(mappa dei posti della mia classe)

Insomma, lo so che è una piccolezza, ma tutto fa brodo!
Perché non dovrebbero scrivere prima il cognome e poi il nome anche a me? Il cognome, che in Giappone è la parte più importante, non me l’hanno nemmeno scritto, e si sono limitati a scrivermi – dopo che il tutto è stato stampato e dando dunque una sensazione sgradevole di posticcio – “Maruko Marco” in katakana ed in romaji. Che sensazione ricavo da tutto questo? Che: 1) non merito (ancora? Chissà) di avere il mio cognome scritto; 2) nonostante la mappa sia recente, non mi hanno inserito sin dall’inizio nel computer ma mi hanno aggiunto in seguito: perché? Io lo interpreto come un sottile modo per dirmi che sono piombato nella loro perfetta uguaglianza a turbare il tutto, ma è probabilmente un’interpretazione abbastanza faziosa); 3) noto con piacere che finalmente mi è stato assegnato un posto da gaijin: il più lontano possibile dall’insegnante, ma non l’ultimo: così, quando consegnano le fotocopie (e ne consegnano TANTE), se il primo della fila sbaglia a contare il numero di fogli non devo alzarmi per andare consegnare le copie in eccesso [quest’interpretazione me l’ha suggerita Yoshi, la mia ragazza, che ringrazio non solo per sopportarmi pazientemente ma anche per essere stata un’ottima guida del Giappone mentre ero ancora in Italia]: insomma, lontano sì ma di una lontananza politically correct.

In conclusione: dovrei offendermi per questa manifestazione prorompente della mentalità discriminatoria giapponese, che emerge dalle piccolezze che rivelano scenari che magari non ti aspetteresti? (non che effettivamente io non sia prevenuto su questo tipo di cose, però fa effetto vederle con i propri occhi!) Oppure, dovrei smetterla con le seghe mentali?

Probabilmente, un misto delle due.

settembre 14, 2008

l’invasione degli alieni

Già dal primo giorno in Giappone, si ha la sensazione di essere degli alieni, e non è solo questione di “Alien registration card” (il permesso di soggiorno, che è opportunamente chiamato “Carta di registrazione degli alieni”), ma anche di sensazioni e di atteggiamenti delle persone.

Esempio pratico: quando cammini per strada, le persone si voltano spudoratamente a guardare TE, anche mentre guidano; se chiedi qualcosa in giapponese risponderanno probabilmente in inglese (stentato); se manifesti di saper parlare giapponese – non importa quanto bene – si stupiranno non perché tu stia parlando particolarmente bene, ma solo per il fatto che tu stia effettivamente parlando. Come un alieno, appunto!

Ebbene, quest’oggi ho un annuncio da fare: gli alieni sono alla conquista di Iida! Oggi, ad un (altro) matsuri – ce ne sono a tonnellate – ho incontrato Leonie, un’aliena proveniente dalla Germania che starà un anno qui ad Iida e che va al mio stesso liceo.
Buono a sapersi!

ecco i due soggetti che, come si può notare dalle antennine, sono risultati infine essere due alieni

ecco i due soggetti che, come si può notare dalle antennine, sono risultati infine essere due alieni

Ah, il matsuri… merita un articolo a parte, che scriverò domani sera, visto che nel frattempo ce ne sarà un altro! xD
Oyasuminasai,
Marco

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