Poteva forse mancare il kimono, nella festività più tradizionale dell’anno?
Che fatica, indossarlo… ma che soddisfazione!

di fronte alla porta di casa, prima di uscire per la cena a casa degli zii
Ho scoperto parecchie cose, tra cui che:
– è caldo come una giacca a vento
– impedisce i movimenti in una maniera spaventosa
– la sottoveste di lana non prude
– gli obi elastici costano un occhio della testa, per non parlare delle stoffe (il che mi ha fatto capire perché okaasan mi disse, vedendo un kimono dall’equivalente di 2’000€ al centro commerciale: “Quanto sono diventati economici! Non c’è più la qualità di una volta…”)
– i giapponesi hanno piedini davvero minuscoli (roba che il mio modesto 43,5 straripa abbondantemente dalle calze di misura più grande disponibile)
– le maniche hanno un disegno peculiare
– gli uomini sono mooooolto più fortunati delle donne, per quanto riguarda l’indossarlo
– corregge la postura (in effetti, non puoi mica portare un vero kimono con la gobba: dunque, dritti con la schiena! La mia posturologa sarebbe stata orgogliosa di me… xD)
Questo e molto altro… magico kimono!
(certo che se, putacaso, me lo regalassero [ma io sono vaghissimo eh! xDDD], in Italia quando me lo potrei mettere?)