inGiappone

settembre 16, 2008

Musichette dei centri commerciali: parte seconda

Ok, avevo promesso che avrei updatato (? grammatica creativa…) il post di Yamada Denki, e vorrei dare la spiegazione di quella stranissima musichetta che ripete “Yamada Denki” in continuazione.
Bene, avete presente il detto secondo il quale “In Giappone, ogni cosa parla”? Probabilmente no, se non siete mai stati in Giappone, però, garantisco io (xD), ogni cosa (eccetto il water, che fa solo musichette polifoniche) parla.

Treni ed autobus annunciano ogni stazione, i distributori automatici augurano il buongiorno, nei negozietti una vocina registrata, oltre alla cassiera, ti saluta quando entri… possono i centri commerciali essere un’eccezione? No di certo!
La tradizione delle macchinette parlanti, unita alla passione per i messaggi subliminali (?) ed i ritornelli (pubblicitari, ma non solo) ossessivi, ha creato un mostro che deve ancora atterrare sul nostro lontano pianeta: le musichette dei centri commerciali. In pratica, ogni grande catena di elettronica che si rispetti ha una sua musichetta identificativa, che, nei negozi più importanti, è addirittura “personalizzata” con il nome della filiale (!): queste musichette ossessive, mandate a ritmo continuo, ed unite a venti polari di aria condizionata sulla schiena sudata e luci forti al limite della dolorosità, possono rendere la visita ad uno di questi megastore qualcosa di davvero pesante, se il tutto è superiore ad un’oretta. Ovviamente, i giapponesi sono stoicamente abituati a tutto ciò, e vista la loro passione per l’elettronica che li porta a girare tutti i negozi possibili ed immaginabili, con buona probabilità conoscono a memoria tutte le canzoncine dei megastore della zona (con i miei, ieri sera, ci siamo messi a cantare le canzoni di “Yamada Denki” e “Yodobashi Camera”, due catene che qui sono onnipresenti, il che vi fa capire a che punto io ami questi simboli del trash ed a che punto restino facilmente impresse!).

Se andrete a fare shopping di elettronica in Giappone, sono sicuro che rimarrete contagiati (in bene o in male!) anche voi!
Prima di lasciarvi, una chicca: direttamente dagli anni ’80, la primigenia canzone originale di Yodobashi Camera. “Buon” ascolto!

E… come saluto, l’immancabile, brevissima ma assolutamente necessaria canzoncina di Bic Camera (attenzione: dopo la 120esima volta che la ascoltate è impossibile mandarla via!)

Oyasumi a tutti!
Marco

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