L’altra volta avevo postato un “antipasto” di Yakisoba, oggi vi spiego come si mangiano e con cosa si preparano.
All’inizio, si versano nella padellona (davvero -ona, la quantità di soba che riesce ad entrare è impressionante) tutti gli ingredienti, che sono, a quanto ho capito, assolutamente liberi: esistono diversi tipi di yakisoba, ed ognuno ha i suoi. I nostri, comunque, hanno una serie di verdure (tra cui quelle che conosco sono: cipolle, germogli di soia e lattuga… il resto sono ignote), e della carne di maiale molto morbida e saporita.
Comunque, si inseriscono carne e verdure insieme dopo aver unto la padella, ed una volta che inziano a rosolare e predere colore si versa la pasta.
Tanta pasta.
E, infine, si aggiunge la salsa!!!
Ora, si prendono con una posatona centrale oppure con le proprie bacchette, e sono pronti ad essere mangiati!! Che ve ne pare??
*questa parte del post è dedicata a… me stesso, che adoro i preparati istantanei giapponesi, i loro pacchettini con le linee tratteggiate e tipi di colla differenti che ti fanno capire fin dove aprire la scatola, con istruzioni ed avvisi che non stonerebbero su una testata nucleare e che, secondariamente, alla fine sono anche buoni*
Il processo vi sembra macchinoso? In effetti richiede tempo… per questo, migliaia di scienziati giapponesi, chiusi nei loro oscuri cubicoli, hanno partorito una geniale idea: gli yakisoba istantanei! Visto che non potevo esimermi dall’assaggiarli, vi mostro anche una piccola guida, che potrebbe tornarvi utile nel caso in cui decideste di comprare una scatola di yakisoba istantanei senza saper leggere le (minuziose) istruzioni sulla scatola.
Qui sotto, il pacchetto, tipicamente giapponese in quanto a spreco di plastica per impacchettare il tutto…
Scartata la prima plastica, si arriva all’imballaggio vero e proprio, che funzionerà anche come contenitore degli yakisoba:
Si apre dal lato in basso a destra, e ci si ritrova con queste salse:
da aggiungere alla fine… versare l’acqua dentro il contenitore, aspettare tre minuti e… voilà! il gioco è quasi fatto. Non facendovi scoraggiare dal colorito mortaccino, e dall’aspetto brodoso del tutto, seguendo le istruzioni, tirate via la seconda linguetta (quella in alto a sinistra) e svuotate l’acqua (bollente):
Ecco, a questo punto i soba sono pressappoco così:
Aggiungendo le due salse di cui sopra, e mescolando abbondantemente, il tutto migliora un po’, pur perdendo la quadrata compostezza che ha finora contraddistinto il tutto:
Ora, sono pronti per essere mangiati! E… con mia grande sorpresa, sono anche buoni!
Itadakimaaaaaasu!